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Conosciuto come allargamento dei puntini o “mega dots”. Parliamo del fenomeno per il quale, chi si sottopone ad un trattamento di tricopigmentazione, può incorrere se si affida a chi non possiede il titolo per farlo, o non segue i consigli che sto per darvi che vi invito a leggere con attenzione!
Il primo in assoluto è affidarsi ad un operatore qualificato e professionale che attraverso l’utilizzo dei giusti pigmenti, della giusta attrezzatura, degli aghi specifici per il cuoio capelluto, della giusta inclinazione e pressione per effettuare correttamente il lavoro ma soprattutto che abbia acquisito le giuste competenze affinché il rischio che i puntini creati durante il trattamento non si allarghino successivamente. Inoltre, se è stata seguita la giusta profilassi il rischio che questo accada è davvero minimo, quasi assente!

Ma vediamo insieme quali sono gli atteggiamenti da seguire post trattamento:
- Non esporsi assolutamente ai raggi solari, a lampade, saune, bagni o docce bollenti o a qualsiasi trattamento possa causare un innalzamento della temperatura corporea;
- Non applicare sostanze alcoliche, lozioni per capelli, lozioni anticalvizie, esfolianti chimici (acido glicolico, acido salicilico, acido mandelico, ecc) nei giorni successivi al trattamento;
- Non provare a rimuovere il pigmento con metodi differenti dalla laserterapia. Non tentare la rimozione del trattamento di tricopigmentazione con sostanze inadatte come l’acqua ossigenata, l’acido ialuronico, o con sostanze a dir poco curiose come il latte di capra. Queste sostanze valide nei loro impieghi, in questo caso possono addirittura danneggiare i tessuti ottenendo l’effetto opposto ed un allargamento del pigmento depositato. “Diamo a Cesare quel che è di Cesare”, quindi lasciamo che sia un dermatologo o un chirurgo estetico ad occuparsene!

In tutti questi casi, vi ricordo che la zona sottoposta al trattamento di tricopigmentazione andrebbe incontro ad irritazioni, con conseguente migrazione di leucociti attorno al deposito puntiforme di pigmento, che a sua volta causerebbe un allargamento dei bordi del puntino con conseguente perdita di definizione.

Ecco un esempio di tricopigmentazione bene eseguita:

Vi ricordo che è buona norma seguire tutte le istruzioni fornite alla fine dell’esecuzione del trattamento e sottoporsi ad una seconda seduta (ritocco). E’ anche buona norma evitare qualsiasi azione, che in questa fase di assestamento del colore possa interferire con quest’ultima e causare una migrazione di colore ed il viraggio dello stesso al blu o al verde.
Infine, è buona norma diffidare sempre da chi vi offre il trattamento ad un prezzo diverso da quello attualmente sul mercato, ma soprattutto è buona norma visionare i lavori effettuati in precedenza dall’operatore ed affidarsi quindi solo a mani esperte!